di Antonio Tibaldi, Alex Lora
(Stati Uniti d'America 2016 - 74 min.)
Motivazione:
Per essere riusciti a concentrare, tra le mura di un vecchio appartamento newyorchese, uno scontro epico e fuori dal tempo. Fino all’ultimo respiro, una squadra di angeli bianchi addetti alle pulizie duella con una coppia di gemelli deragliati, ostinatamente attaccati alla materia e alla storia.
Partendo da un ring potenzialmente claustrofobico, lo sguardo dei registi ci accompagna nelle sconfinate distese della mente e del tempo ritrovato, regalandoci un inaspettato happy ending. "Thy Father's Chair" è un amuleto positivo, un antidoto al pericolo della rimozione, decisamente un film a portarsi dietro.
di Paolo Civati
(Italia 2016 - 82 min.)
Motivazione:
Per il pudore e per la complicità, per la forza e per l'intelligenza con cui “Castro” racconta della fragilità e della dignità di esseri umani in lotta per il proprio posto nel mondo. Di tanto in tanto un film prezioso, dalla fotografia sapiente ma capace di fare un passo indietro, dal montaggio pronto a schivare facili soluzioni, dalla regia che non cade mai nel vizio di porsi al di sopra di ciò che racconta, un film che sa essere grande senza doverlo per forza mostrare e dimostrare. In un'epoca di egocentrici proclami e di strillata, volubile, a tratti opportunistica indignazione, ecco un'opera controcorrente che, nel suo limitarsi a constatare, diventa più forte di una denuncia.
di Maximilian Feldmann
(Germania 2016 - 51 min.)
Motivazione:
Per aver scelto di ritrarre l'universo marginale di una famiglia Rom di Skopje, attraverso il punto di vista di una bambina. Lo sguardo in bianco e nero di Valentina ci racconta della sua realtà familiare tra crudezza e stravaganza, tenerezza, sorrisi e malinconia. Il film si fa carico dei suoi lampi d'infanzia con immaginifica potenza, nell'intento di renderli sacri, forse eterni, come soltanto i sogni riescono ad essere. Il regista maneggia con coraggio la materia documentaristica e, svelando la sua presenza e quella della troupe, crea uno spazio di onestà e limpidezza insolito, a tratti destabilizzante.
di Tomer Eshed
(Germania 2016 - 4 min.)
Motivazione:
Il premio per il miglior cortometraggio animato va a "Our wonderful nature - the common chameeleon” di Tomer Eshed per aver saputo coniugare in maniera esemplare un’idea semplice, dai tempi comici perfetti, con un’alta qualità di realizzazione tecnica.
di Pablo Polledri
(Argentina 2016 - 9 min.)
Motivazione:
La Giuria ha deciso di assegnare una menzione speciale al cortometraggio “Corp.” di Pablo Polledri per aver saputo esprimere con umorismo e uno stile sintetico ed originale un tema molto complesso.
di HUANG YUN-SIAN
(Taiwan 2016 - 17 min.)
Motivazione:
La Giuria ha infine deciso di assegnare una seconda menzione speciale al cortometraggio “Bart” di Huang Yun-Sian per la ricchezza e la complessità della messa in scena da cui traspare una grande passione e dedizione per l’arte della stop-motion.
di Damian Kocur
(Polonia 2016 - 21 min.)
Motivazione:
Per la profonda intensità recitativa, il ritmo serrato e avvincente, che sottolinea senza patetismo un frammento di vita drammatico di una donna e di una famiglia, per la scrittura asciutta, assolutamente completa, e per la forza nel raccontare una scelta difficile e a tratti incomprensibile di un riscatto umano, il cortometraggio “The Return” vince il premio Euganea Film Festival.
di Nelicia Low
(Singapore 2016 - 15 min.)
Motivazione:
Perché racconta con adeguata forza visiva la solitudine di una donna persa dentro un'insicurezza glaciale, perdendo l'orizzonte della giusta misura nei rapporti umani e famigliari, alla costante ricerca di un amore che rimane sconosciuto, perso nel vuoto, tormentato.
di Assaf Machnes
(Israele 2017 - 14 min.)
Motivazione:
L’opera racconta con uno sguardo rapido e mai banale, supportato da un’ottima capacità tecnica, la rincorsa di una libertà tutta da conquistare e una giovinezza a metà tra regole e aspettative.
di Elisa Amoruso
(Italia - 78 min.)
Motivazione:
Il premio è il riconoscimento per un film che, attraverso una serie di piccole storie personali, divulga i temi della sostenibilità sociale, della cultura, della legalità, dell’educazione ambientale e alimentare.
di Francesco Mansutti
(Italia 2016 - 36 min.)
Motivazione:
Tratto da un racconto del giornalista Giorgio Terruzzi, il film racconta l’appassionante vita di Alex Zanardi, un campione capace di non arrendersi di fronte alle difficoltà della vita, ma pronto a combattere e vincere sfide sempre più alte.