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venerdì 9 luglio

ore 17.00 - ESTE, Teatro dei Filodrammatici

Proiezione film in concorso
Liberiamo Qualcosa 1

Liberiamo qualcosa

di Guido Tortorella

Fiction | Italia | 2009 | 35mm | 30 min.

SoCheCeUnUomo_foto

So che c'è un uomo

di Gianclaudio Cappai

Fiction | Italia | 2009 | 35mm | 30 min.

Andrea Zanzotto

Possibili rapporti. Due poeti, due voci

di Nelo Risi

Documentario | Italia | 2008 | HD | 52 min.

ore 21.30 - ESTE, Chiostro S. Francesco

BISOGNA (la pellagra via sms)

Recital di Marco Paolini

Marco Busetto
Gabriele Turra
Ombre Rosse
Michela Signori
www.jolefilm.it

Presentato al Festival delle Città Impresa (aprile 2010)

Durata: 115’ circa

“La cultura non è buon tempo, non sta in una laurea in un cassetto, né su uno scaffale di libri chiusi, non è merce per turisti, digestiva o esotica. Non è un settore dell’economia, non è nemmeno una una tantum come un condono.
Allora cos’è?
In Veneto è come la campagna, qualcosa di cui ogni tanto ci si sgionfa di ciacole e poi ci si dimentica per fare finanza con i terreni.
A curare l’orto, il proprio orto, son bravi tutti, certo, bisogna! Ma non basta mica.
Voglio parlare di futuro, di paesaggio e di servitù di passaggio.”

Marco Paolini


Biglietto d'ingresso 12 euro

In caso di pioggia:
lo spettacolo verrà spostato al PalEste, via Baden Powell, 13

Prevendite:
Disco Magazine - p.zza Maggiore, 3 - Este
Futurama - via Garibalbi, 81, Monselice / Ivan 333.2597409

 

MARCO PAOLINI: biografia

Marco Paolini, attore, autore e regista, è nato a Belluno nel 1956.
Dagli anni Settanta al 1994 ha fatto parte di vari gruppi teatrali. È in uno di questi, il Teatro Settimo di Torino, che inizia a raccontare storie, nascono gli “Album”, i primi episodi di una lunga biografia collettiva che attraversa la storia italiana dagli anni ’60 ai giorni nostri.
Noto al grande pubblico per “Il racconto del Vajont” si distingue quale autore e interprete di narrazioni di forte impatto civile (“I-TIGI racconto per Ustica”, “Parlamento chimico”, “Il Sergente”, “Bhopal 2 dicembre ’84”, “U 238”, “Miserabili”) e per la capacità di raccontare il cambiamento della società attraverso i dialetti e la poesia sviluppata con il ciclo dei “Bestiari”. Appassionato di mappe, di treni e di viaggio, traccia i suoi racconti con un’attenzione speciale al paesaggio, al suo mutarsi e alla storia (come nel “Milione”).
Artigiano e manutentore del mestiere di raccontare storie, sa portare quest’arte antica al grande pubblico con memorabili dirette televisive. Nel ’99 fonda Jolefilm, la società con cui produce tutti i suoi spettacoli e con cui sviluppa la passione per il cinema e il documentario.

Maggiori informazioni sul sito di Jolefilm