Colli Euganei, Padova
di Mattia Epifani
(Italia 2015 - 52 min.)
Motivazione:
Toccante storia del tentativo di redenzione di un uomo che si confronta col proprio passato e con le conseguenze delle proprie scelte. Il film fa riflettere su come ogni singola azione possa riflettersi in dinamiche più grandi e incidere sulla Storia.
Il viaggio di Vito Alfieri Fontana nei territori della Bosnia-Erzegovina ci porta a vedere come i segni della guerra siano ancora presenti a distanza di oltre vent'anni.
Il documentario testimonia anche il forte legame di amicizia tra due persone, Vito e Nijaz, che da ruoli e sponde diametralmente opposte, si trovano a condividere un percorso insieme.
La malinconia e gli stati d'animo del protagonista sono raccontati con una regia equilibrata e con un utilizzo della macchina da presa attento e non invasivo. Anche i momenti più intimi sono raccontati con discrezione e lucidità attraverso una struttura classica, ma efficace.
Mattia Epifani si conferma un promettente documentarista capace di uno sguardo profondo sulla realtà.
di Gianluca e Massimiliano De Serio
(Italia 2015 - 96 min.)
Motivazione:
Una regia rigorosa nella relazione coi personaggi, nell'attenzione fotografica, nel montaggio. Un'immersione in un mondo di cui conosciamo poco e nel quale la macchina da presa risulta quasi invisibile, permettendo una prossimità alle singole storie raccontate. Lo sguardo non è mai giudicante né eccessivamente empatico e descrive la vita di una comunità Rom restituendone la normalità delle azioni quot idiane, pur nel l'imminenza di un profondo cambiamento.
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di Måns Berthas
(Svezia 2015 - 19 min.)
Motivazione:
Il film sorprende per la potenza dell'immagine che, superando la parola, mette in scena una storia di vendetta che affonda le radici nell'odio atavico fra i due protagonisti. Il regista, nel quadro di una natura, immobile e fredda, che assiste a uno scontro sospeso nello spazio e nel tempo, restituisce un'idea di cinema e di narrazione costruite sui volti, sui suoni dell'ambiente e sui gesti rituali che sbiadiscono in un duello senza fine. La profondità e la centralità della figura femminile, apparentemente ai margini, sono tanto più efficaci e dirompenti nel loro graduale e inatteso compimento. Un film romanticamente violento che ghermisce in modo struggente il cuore dello spettatore.
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di Chris Raiber
(Austria 2015 - 17 min.)
Motivazione:
Per la capacità di raccontare una storia tra la vita e la morte con un uso della fotografia, del montaggio, della colonna sonora e delle scenografie con una padronanza e una maturità magistrali.
Lettera di ringraziamento del regista:
Cara Padova e cara Euganea Film Festival,
grazie per aver premiato NELLY con una Menzione Speciale! Il mio lavoro parla di una ragazza che vuole congelare i suoi desideri in un cubo di ghiaccio ed usarli per fuggire dalla realtà. Nelly usa la fantasia e l’immaginazione per combattere le sue paure e i momenti di ansia. È questo il tema del film. La fantasia e l’immaginazione sono due strumenti che non
dovremmo mai sottovalutare.
Grazie ancora, vi auguro il meglio.
Chris Raiber
di Philipp Klinger
(Germania 2015 - 10 min.)
Motivazione:
Un concentrato di scrittura e di idee che rappresentano come la vita possa essere grottesca e ferocemente ironica.
Lettera di ringraziamento del regista:
Siamo molto di felici di ricevere questa Menzione Speciale.
Ringraziamo la giuria e il Festival per aver apprezzato il nostro lavoro. Grazie anche alle persone che sono venute al Festival e che hanno visto il film. Sfortunatamente stasera non possiamo essere presenti. Ad ogni modo, abbiamo messo tutto il nostro cuore e la nostra energia in questo corto e abbiamo realizzato qualcosa di divertente ma anche di poetico e melanconico.
Siamo davvero emozionati per questo riconoscimento, buona visione e divertitevi!
Philipp Klinger
di Lucio Schiavon, Salvatore Restivo
(Italia 2015 - 15 min.)
Motivazione:
La giuria ha assegnato il primo premio a "El Mostro", un film che parte da una storia vera rielaborata con un approccio antiretorico e assolutamente originale sia per la scelta grafica che nell’animazione. La base illustrativa che richiama uno stile degli anni ’70, vicini al momento anche storico di riferimento, è totalmente aggiornata grazie a una tecnica di animazione molto sintetica e digitale in 2D. La sceneggiatur a r iesce a dar e una cost ruzione drammaturgica molto precisa, chiara anche senza il bisogno di un commento verbale. In questo la musica ha una funzione narrativa complementare alle immagini definita in perfetta corrispondenza con il montaggio grafico e l’evoluzione della storia. Segnaliamo anche la scelta vicina a un tema legato al territorio di appartenenza e con dei richiami a problematiche e anche a persone che fanno parte di un vissuto, cosa che traspare e dà una valenza e una qualità aggiuntiva al film.
di Veronika Zacharová
(Repubblica Ceca 2015 - 4 min.)
Motivazione:
Viene assegnata la menzione speciale al film "The Zoo Story", animazione per ragazzi, dove il punto di vista del racconto è quello di una bambina. Lo stile è volutamente minimale e vicino all’illustrazione, ma riesce a evidenziare particolari e gag con un ritmo vivace e un’impronta autoriale personale.
Lettera di ringraziamento del regista:
Questo piccolo semplice film è stato fatto come esercizio finale di un semestre scolastico, senza ambizioni più alte se non quella di farmi passare con successo al semestre successivo. Il tema era "Cosa è successo allo Zoo" e fin dal primo giorno ho avuto una chiara visione di un gorilla solitario che vedevo allo zoo e di una bambina che facevano amicizia. Ho seguito il modo in cui la storia mi veniva in mente e con mia grande sorpresa, persone da tutto il momento hanno iniziato ad apprezzarla. Vorrei
dedicare questo successo a tutte le grandi scimmie, i nostri più stretti antenati, e vorrei augurare loro delle vite veramente felici nella natura, il luogo dove stanno meglio.
Grazie ancora, saluti dalla Repubblica Ceca.
Veronika Zacharová
di Francesca Comencini e Fabio Pellarin
(Italia 2015 - 60 min.)
Motivazione:
Una testimonianza importante che mette in scena alternative possibili, che dà voce e volto a persone vere impegnate nel creare ponti non solo ideali tra il mondo del lavoro e quello della marginalità.
di Tamara Erde
(Francia 2015 - 60 min.)
Motivazione:
Un film che «con acume, rigore e intelligenza ci mostra come programmi e realtà della vita quotidiana, spesso deformati dalle visioni personali dei docenti, diventino in classe un modo - a volte pericoloso - di plasmare le identità dei giovani».
di Nicola Moruzzi
(Italia 2015 - 74 min.)
Motivazione:
Un film di viaggio intimo, toccante, sentito e commovente, capace di muoversi con disinvoltura attraverso differenti tipi di fonti: immagini d’archivio, fotografie d’epoca e soprattutto le lettere del bisnonno scomparso, vera e propria mappa per ricostruire una tragica storia di immigrazione italiana.
