Numero Primo è un esperimento di fantascienza narrata a teatro, ma agli autori non piace chiamarla così. Numero Primo è una storia che racconta di un futuro probabile fatto di cose, di bestie, di umani rimescolati insieme come si fa con le carte prima di giocare. Numero Primo è anche il soprannome del protagonista, figlio di Ettore e di madre incerta...
Biglietto 15 euro.
Prevendite presso lo IAT, via del Santuario, 2, Monselice (PD) - tel. 0429 783026
Servizio gratuito di bus navetta dalle ore 18:00 con partenza dall’ufficio turistico.
In caso di maltempo: lo spettacolo sarà spostato all’Auditorium dell’Istituto “J. F. Kennedy”, via De Gasperi 20, 35043 Monselice (PD)
Ho un’età in cui non sento il bisogno di guardare indietro, di ricostruire, preferisco sforzarmi di immaginare il futuro, così farò un Album con nuovi personaggi. Parlerò della mia generazione alle prese con una pervasiva rivoluzione tecnologica. Parlerò dell'attrazione e della diffidenza verso di essa, del riaffiorare del lavoro manuale come resistenza al digitale. Parlerò di biologia e altri linguaggi, ma lo farò seguendo il filo di una storia più lunga che forse racconterò a puntate come ho fatto con i primi Album.
Marco Paolini
Marco Paolini
Dagli anni Settanta al 1994 ha fatto parte di vari gruppi teatrali. È in uno di questi, il Teatro Settimo di Torino, che inizia a raccontare storie, nascono gli “Album”, i primi episodi di una lunga biografia collettiva che attraversa la storia italiana dagli anni ’60 ai giorni nostri. Nel 1999 ha fondato Jolefilm, la società con cui produce tutti i suoi spettacoli e con cui sviluppa la passione per il cinema e il documentario. Noto al grande pubblico per Il racconto del Vajont si distingue quale autore e interprete di narrazioni di forte impatto civile (I-TIGI racconto per Ustica, Parlamento chimico, Il Sergente, Bhopal 2 dicembre ’84, U 238, Miserabili) e per la capacità di raccontare il cambiamento della società attraverso i dialetti e la poesia sviluppata con il ciclo dei Bestiari. Appassionato di mappe, di treni e di viaggio, traccia i suoi racconti con un’attenzione speciale al paesaggio, al suo mutarsi e alla storia (come nel Milione). Artigiano e manutentore del mestiere di raccontare storie, sa portare quest’arte antica al grande pubblico con memorabili dirette televisive (tra cui ITIS Galileo e Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute, seguiti da quasi due milioni di telespettatori su La7). Dopo il suo ultimo spettacolo Ballata di uomini e cani. Dedicata a Jack London, ad aprile 2016 debutta con i giovani attori del Teatro Nazionale Palestinese in Amleto a Gerusalemme con la regia di Gabriele Vacis.
Verranno premiati il Miglior documentario, il Miglior cortometraggio e il Miglior cortometraggio di animazione; verranno assegnati il Premio Antonveneta - Veneto Movie Movement e il Premio Giovani di Monselice. Verrà inoltre presentato il progetto MovieLab realizzato in collaborazione con il Progetto Giovani di Monselice.
Beer & food a cura del Birrificio Birdò di Abano Terme e del Bioforno di Valsanzibio.