di Giuseppe Baresi
Documentario | Italia | 2009 | MiniDV | 52 min.
Il documentario è un ritratto del violoncellista Mario Brunello, raccontato attraverso la sua musica e i suoi paesaggi: dal deserto del Sahara tunisino alle montagne di Arte Sella e dei Suoni delle Dolomiti, dal prestigioso palcoscenico dell’Auditorium Parco della Musica di Roma al suo capannone "Antiruggine", luogo di creazione e incontro a Castelfranco Veneto. Le immagini dei suoi concerti più importanti sotto la direzione di Claudio Abbado, Gustavo Dudamel, Gidon Kremer e accanto a musicisti come Vinicio Capossela e Danilo Rossi, si alternano alle appassionate lezioni con i suoi allievi, alle prove e alle passeggiate nei boschi. Il racconto si snoda scandito dalla conversazione con Marco Paolini a cui Brunello racconta una singolare visione della musica, ripercorrendo alcuni momenti importanti del suo percorso artistico.
L’idea di questo documentario è nata dopo aver ascoltato le suite di Bach tra le dune del deserto durante un viaggio nel Sahara con Mario Brunello. Da allora lo abbiamo seguito nel corso di due anni in situazioni e luoghi diversi. Da una parte la macchina da presa raccoglieva pezzi di un diario, dall'altra prendevano forma domande sulla musica e un modo originale di interpretarla. Cosa significa essere un interprete? Che legame c’è tra un suono e il racconto? Come mantenere viva la musica classica? (Giuseppe Baresi, regista)
Giuseppe Baresi (Milano, 1960) dal 1985 alterna l'attività di direttore della fotografia, collaborando tra gli altri con Nanni Moretti, Davide Ferrario, Gabriele Salvatores, Kiko Stella e Silvio Soldini a quella di filmaker e produttore indipendente. Tra i suoi principali lavori: “Brown Boveri” (1984), “Ships’ lover” (1987), “Fluxus-Milano poesia” (1990), “La febbre” (1994), “Victor” (1997), “Mnemo.Diario” (1999), “Made in Hong Kong” (2000), “Kumbh Mela” (2001), “120m s.l.m” (2002), “Identità nascoste, Pagine di viaggio.1” (2004), “Alejandro Jodorowsky. Conversazioni sulle vie dei Tarocchi” (2007), “Storie per sentirsi vivi” (2008). Con Marco Paolini e Jolefilm ha realizzato: “Questo radichio non si toca” (1998-99), “Bestiario Italiano” (2000) e la serie di “Album” (2004-2005).
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