Euganea Film Festival 2016: I vincitori
Domenica 17 luglio la suggestiva cornice di Villa Duodo a Monselice ha ospitato la cerimonia di premiazione di Euganea Film Festival. Il Festival, giunto quest’anno alla 15esima edizione, si è confermato come un appuntamento atteso e insostituibile all’interno dell’offerta culturale Euganea. Un pubblico presente, affezionato e curioso ha assistito, nell’arco delle tre settimane di Festival, a una proposta cinematografica ricca di qualità ma priva di una distribuzione di massa, e ha potuto farlo all’interno di splendide location euganee come prati, ville e castelli, alcuni dei quali scoperti per la prima volta proprio grazie al Festival.
Vincitore del Premio Miglior Documentario è Il successore, di Mattia Epifani, racconto del viaggio di un ex-industriale in Bosnia-Erzegovina, dove la fabbrica di famiglia aveva venduto, fino alla fine degli anni Ottanta, ingenti quantità di mine antiuomo. La Giuria ha scelto di premiare la «toccante storia del tentativo di redenzione di un uomo che si confronta col proprio passato e con le conseguenze delle proprie scelte, un film che fa riflettere su come ogni singola azione possa riflettersi in dinamiche più grandi e incidere sulla Storia».
Il Premio Miglior Cortometraggio è stato assegnato allo svedese Champion, diretto da Måns Berthas, film in cui «il regista restituisce un’idea di cinema e di narrazione costruite sui volti, sui suoni dell’ambiente e sui gesti rituali, che sbiadiscono in un duello senza fine».
El mostro, film di animazione diretto da Lucio Schiavon e Salvatore Restivo, vince il Premio Miglior Cortometraggio di Animazione. Il film, che racconta le lotte per salute e lavoro di Gabriele Bortolozzo, primo operaio a denunciare la nocività delle lavorazioni presso il Petrolchimico di Marghera, mette in scena una storia vera, «rielaborandola con un approccio antiretorico e assolutamente originale, sia per scelta grafica che per animazione».
Vincitore del Premio Cinemambulante è infine Teaching Ignorance, una produzione francese che vede la regista Tamara Erde seguire diversi insegnanti, israeliani e palestinesi, nel corso di un anno accademico. Un film che «con acume, rigore e intelligenza ci mostra come programmi e realtà della vita quotidiana, spesso deformati dalle visioni personali dei docenti, diventino in classe un modo - a volte pericoloso - di plasmare le identità dei giovani».
Nel corso della serata, sono stati inoltre assegnati i premi collaterali del Festival.
Vincitore del Premio FriulAdria - Parco Colli Euganei, assegnato ogni anno al film che meglio ha saputo affrontare temi di sostenibilità sociale, educazione ambientale e alimentare, è il documentario Nuove terre, di Fabio Pellarin e Francesca Comencini. I cinque film che compongonoNuove terre costituiscono «una testimonianza importante che mette in scena alternative possibili, che dà voce e volto a persone vere impegnate nel creare ponti non solo ideali tra il mondo del lavoro e quello della marginalità».
Revelstoke. Un bacio nel vento, del regista padovano Nicola Moruzzi, vince il Premio Veneto Movie Movement - Fondazione Antonveneta, premio assegnato ogni anno alla migliore opera realizzata da un regista veneto o strettamente connesso con il territorio regionale. «Un film di viaggio intimo, toccante, sentito e commovente, capace di muoversi con disinvoltura attraverso differenti tipi di fonti: immagini d’archivio, fotografie d’epoca e soprattutto le lettere del bisnonno scomparso, vera e propria mappa per ricostruire una tragica storia di immigrazione italiana».
data pubblicazione: 18 Luglio 2016