di Andrea Zambelli
Documentario | Italia | 2008 | HDV | 82 min.
Il Coro delle Mondine di Novi è un coro di venti donne della bassa modenese, le più anziane delle quali vengono dall'esperienza della monda del riso (nelle campagne del Piemonte) e della Resistenza (in Emilia). Molti dei canti del loro repertorio sono nati in risaia, ma con il tempo il coro di Novi si è rinnovato. In un primo momento, con l'ingresso delle figlie delle mondine, che hanno imparato a cantare dalle madri e si sono unite a loro per portare avanti la tradizione dei canti di risaia. In secondo luogo, i Fiamma Fumana hanno portato a questa storia il contributo di un'altra generazione ancora, quella delle ragazze che hanno vent'anni adesso e della musica elettronica, dando vita a un gruppo musicale elettro-folk che unisce tre generazioni.
Siamo in qualche modo profondamente diversi da come eravamo quand’ero bambino. D’altra parte,all’estero si pensa che in Italia non sia cambiato niente dai tempi de “La dolce vita” o di “Salvatore Giuliano”. Questo è un grosso problema per noi, filmmaker italiani contemporanei. Ma ci sono storie che attraversano questi cinquant’anni con un’illuminante forza rivelatrice. Quella delle mondine è una di queste. Icona del neorealismo nelle indimenticabili forme di Silvana Mangano, oggi le mondine sono rappresentate da questo gruppo di ottantenni, forti e lucide com’erano allora. E che, come allora, cantano canzoni di protesta, amore, malinconia. Quindi, quando Alberto Cottica dei Fiamma Fumana è venuto da me con l’idea di fare un film su di loro, ho accettato. Ma ho deciso che l’avrei prodotto senza seguirne la regia. Come le Mondine hanno passato la loro tradizione “di madre in figlia”, è tempo di fare spazio a una nuova generazione di filmmakers. Grazie Andrea per averci dato un film così potente e commovente. (Davide Ferrario, produttore)
Andrea Zambelli (Bergamo,1975) si laurea al DAMS di Bologna nel 2001. Il suo debutto alla regia è del 2001 con “Farebbero tutti silenzio”, un documentario sul “modo di vivere ultrà” della tifoseria dell’Atalanta. Dirige poi “Deheishe refugees camp” (2002) e “Identità” (2003), due documentari che raccontano la difficile quotidianità dei campi palestinesi in Palestina e in Libano. Il lavoro più recente è “Mercancìa” (2006), sul primo passaggio di produzione della pasta di coca e sulle condizioni di vita dei cocaleros in Colombia.
Screenshots: