EUGANEA MOVIE
MOVEMENT vuole occuparsi di film corto sia come campo
di sperimentazione, sorta di 'terreno d'avventura' aperto alla creatività,
che come opera d'arte specifica legata alla sua essenza originale.
Per questo EMM è vetrina per giovani
autori da tutto il mondo e non solo, opera per rendere visibili
lavori e produzioni di artisti e film-maker che vedono interpretano
creano la nostra terra, si muove per favorire lo sviluppo di realtà
locali attuando un processo di sensibilizzazione verso una forma
culturale ed artistica alternativa arricchendo ed allargando la
conoscenza ad una visione critica e costruttiva delle realtà
che ci circonda.
Se a qualcuno venisse in mente di
chiedersi il perché di una manifestazione come EMM, sarebbe
troppo facile e scontato cercare la risposta nella nostra passione
per il cinema, che pure è esigenza vitale e prima motivazione
del festival, oppure semplicemente nella valorizzazione del corto
e della sua funzione all’interno del mondo complesso della
pellicola…
Inaspettatamente invece, è proprio la nostra terra a suggerirci
la risposta.
Vivere al centro del “selvaggio nord est” per noi sbadati-sbiaditi
utenti medi di grandi sale soffici e riscaldate, rivela come sia
facile consumare qualche ora di cinema senza esserne minimamente
scalfiti, lasciando che immagini e suoni ci scivolino addosso per
poi scorrere via già usati, consumati e quindi inutili ai
nostri occhi.
Ma chi, invece, con occhi attenti, diversi dai nostri, si fermerà
durante il festival ad osservare le vie, i mattoni, gli angoli,
chi ascolterà i suoni e le parole del nostro piccolo paese
che vuol essere e si maschera da solida cittadina, avrà di
fronte una realtà fredda, inerme, percependo la lenta agonia
nella quale Monselice sprofonda quotidianamente, risucchiata da
gesti sempre uguali, incapace di trasformare e trasformarsi. Al
contrario il cinema si diversifica in mille mondi sempre in continua
metamorfosi, le pellicole esprimono creatività, ricerca di
un’identità, pongono domande e a volte danno risposte,
si manifestano per quello che sono e non sono contemporaneamente
e soprattutto, paradossalmente e a modo loro, vivono.
Chi ha intuito tutto questo addentrandosi nella nostra città
murata avrà, comunque, l’accortezza e la stessa sensibilità
nel sedersi all’aperto ( senza aria condizionata e senza comode
poltrone ) davanti allo schermo di EMM in una calda serata di fine
estate per farsi rapire da brevi e intensi lampi d’immagine,
ridere applaudire stupirsi d fronte a piccole storie sfocate, cominciate
e gia finite, che nei casi migliori lasciano quella vaga sensazione
, propria del risveglio dai nostri sogni, di aver capito qualcosa
di importante, aver compreso qualche strano segreto così
determinante, così speciale.
E se altre persone alzandosi dal loro posto davanti allo stesso
schermo avranno conservato un po’ delle sensazioni , delle
strane pulsazioni che poche immagini in movimento sanno creare,
allora il passo successivo è quello di fermarle e trasferirle
nel nostro quotidiano di freddi consumatori-lavoratori del Nord-Est,
immaginando nuove soluzioni per creare un’identita forte e
riconoscibile anche in un paese agonizzante, insensibile, immobile
come ce ne sono tanti qui da noi, un paese che ha bisogno di muoversi
proprio come le immagini di un film e che, come un film , deve costruire
e sviluppare intensamente la sua storia.
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